Bono ed Obama |
DI JONATHAN BENSON
Mentre la sua carriera musicale continua la caduta libera nella
totale irrilevanza, la pop star "Bono" degli U2 ha annunciato il suo
appoggio a un programma sostenuto dagli Usa
per saccheggiare l'Africa
rubando le sue terre e i suoi sistemi agricoli per poi sostituirli con
gli OGM (organismi geneticamente modificati) e con i pesticidi.
Al recente vertice del G8 tenutosi a Camp David nel Maryland, il
regime di Obama ha incontrato i leader del settore privato per
annunciare il lancio della "Nuova Alleanza per la nutrizione e la
sicurezza alimentare", una malcelata Rivoluzione Verde 2.0 che mira a
sradicare il sistema Africano di coltivazione autonoma basata sul lavoro
del nucleo famigliare per sostituirlo con i sistemi tossici della
monocoltura controllati da multinazionali come la Monsanto.
Bono U2 con Soros |
Il
piano ha un titolo ingannevole come fa notare il giornalista
investigativo Rady Ananda: "il termine monocultura è un eufemismo, le
colture geneticamente modificate e i prodotti chimici tossici sono volti
a rendere schiavi delle multinazionali, tramite il debito, gli
agricoltori poveri, nel contempo contribuendo a distrugge l'ecosfera per
fare profitti". Lo schema segue il solito copione: tutti quelli poveri
gli africani hanno bisogno di società americane per prendere il
controllo delle loro vite in modo che possano essere sane e prosperose.
Si tratta di un mantra stanco che, dopo uno sguardo più attento, è
facilmente riconducibile a una farsa completa atta sia a sfruttare la
vulnerabilità dei contadini per ottenere profitti
osceni sia a prendere possesso del mercato agricolo locale e quindi
dell'approvvigionamento di cibo. A quanto pare Bono crede che questo
programma evidentemente diabolico sia una cosa buona e, in effetti, lo è
almeno per gli interessi americani che stanno iniziando a strisciare in
Africa con il pretesto di aiutare i poveri.
"Sono i futuri consumatori per gli Stati Uniti", ha dichiarato Bono
durante un'intervista del 2012 con Andrea Mitchell di MSNBC, riferendosi
alle popolazioni dell'Africa che devono ancora essere assimilate nel
sistema della bestia. "Il presidente sta parlando di affari. Questo è
una cosa buona. Si tratta di oggi un intero nuovo paradigma di sviluppo.
Il vecchio rapporto donatore / ricevente ... è finito. "
Bono e Bill Gates |
L’Africa dice NO al genocidio agricolo rifilato dagli Stati Uniti
L'Africa è stata a lungo un obiettivo dello sfruttamento perverso
americano (US), con la sua ricca varietà di minerali, gemme e metalli
preziosi, alias un sacco di dollari per le golose mega-multinazionali. E
'naturale, quindi, che questo desiderio insaziabile di lucro schifoso
si estenda anche al cibo e all'agricoltura come ha già negli Stati
Uniti, dove gli OGM e la monocoltura industriale dominano.
Non importa che il popolo africano sia fermamente contrario ad avere
il proprio patrimonio agricolo rubato dagli interessi degli Stati Uniti.
Le organizzazioni della società civile africana recentemente hanno
dichiarato in merito ai cosiddetti "partenariati pubblico-privato" che
questi sono volti all’eliminazione della sovranità africana e del suo
approvvigionamento alimentare:
"Chiediamo che: i governi, la FAO, il G8, la Banca Mondiale e il
GAFSP [Global Agriculture and Food Security Program] riconsiderino la
loro promozione del partenariato pubblico / privato che, così come è ora
concepito, non rappresenta uno strumento adeguato a sostenere la
aziende a conduzione familiare che rappresentano la base fondamentale
della sicurezza e della sovranità alimentare dell'Africa".
Non c'è davvero nessun’altra interpretazione: l'Africa chiede che gli
USA ei loro padroni delle multinazionali rimangano fuori della loro
terra. La prima rivoluzione verde è stata un fallimento assoluto e
questa seconda sarà ancora peggiore. Nulla del piano porterà benefici
agli agricoltori locali o ai cittadini dell'Africa - è tutto per
arricchire le multinazionali con il pretesto degli aiuti umanitari.
Tutti questi sistemi, come spiega un rapporto di Volatility
sull’agricoltura industrializzata delle corporation, sono molto fragili,
vulnerabili, non sono né robusti né resilienti: “Sono tutti destinati
al collasso. La monocultura ermetica, così come l'agricoltura
industriale, è un grande fiore da serra, che richiede condizioni
perfette per sopravvivere”.
Fonte: www.naturalnews.com
14.01.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Chachorro Quente
Fonti:
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