La realta’ non e’ come la vediamo: i nostri cinque sensi captano solo una piccolissima porzione di essa, e l’uomo – un po’ per ingenuita’ un po’ perche’ immerso nella cultura dominante – e’ portato a credere che sia l’unica e sola possibile.
Il cosiddetto entanglement (in italiano non separabilita’) confuta l’attuale modello di pensiero e realta’ dominanti: esso, infatti, e’ un fenomeno scoperto dalla fisica quantistica che coinvolge due o piu’ particelle subatomiche o “entita’”, che si condizionano e comunicano a distanza: in pratica le particelle, essendo dotate di un senso di rotazione che nel gergo si chiama spin, se si avvicinano e poi si allontanano, invertono il senso di rotazione non appena lo fa l’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa.
Einstein non credeva che tutto questo fosse possibile, ma nel 1965 (dieci anni dopo la sua morte) ecco che venne formalizzato il teorema di Bell, scientificamente dimostrato nel 1981 dal fisico Alain Aspect.
Molti fisici hanno cercato di spiegare questo fenomeno parlando di vettori, di messaggeri: il punto e’ che se fosse cosi’ ci dovrebbe essere un tempo affinche’ l’informazione arrivi, cosa che non c’e’ dato che il cambiamento e’ subitaneo.
La cosa difficile da accettare e’ che si possa produrre una reazione a distanza in modo cosi’ immediato, cosa che avalla la teoria della non localita’ della fisica quantistica, ovvero il fatto che nell’Universo tutto e’ in contatto, e le distanze sono solo apparenti.
Ogni particella, quindi, acquisisce informazioni dalle sue interazioni e ha un suo bagaglio, che viene condiviso e che potra’ a sua volta essere modificato solo con nuove interazioni: piu’ sono queste informazioni, maggiore e’ l’entanglement tra le due particelle o entita’.
L’entanglement umano quindi e’ naturale, dato che siamo composti da una miriade di particelle subatomiche.
Si parla – nello specifico – di entanglement umano quando tra due persone c’e’ una comunicazione non verbale e a distanza che semplicemente non potrebbe esistere.
Ecco perche’ si parla in questo caso di “fisica dell’anima”: solo ammettendo che tutto cio’ che esiste ha in qualche modo un’anima (che e’ in diretto contatto col “tutto”, e che grazie a questo – a questa non localita’ – si condiziona e condiziona) si puo’ ammettere la non separazione tra le due entita’.
Quando due persone condividono esperienze piu’ o meno intime (indipendentemente se sono una coppia o meno) ecco che diventano entangled.
Ma non solo, anche le persone particolarmente vicine a quelle entangled subiscono un condizionamento indiretto, e senza che se ne rendano conto, assorbono pensieri, emozioni, sensazioni e segreti di due persone “non separate”.
Ognuno di noi vive e subisce ogni giorno (anche se in modo inconsapevole) gli effetti di questo fenomeno: esperienze “sincroniche”, coincidenze misteriose, pensieri, emozioni, ricordi, pulsioni e/o desideri nascosti, tutti subiamo queste “interferenze sottili” che crediamo siano solo nostre. Non importa la distanza fisica e il contatto sensoriale, le informazioni agiscono nel presente al di la’ dello spazio e del tempo.
Queste interferenze, ovviamente, influenzano l’anima e il livello subconscio dell’individuo, ed e’ raro che vengano individuate razionalmente.
Ecco perche’ immettere nel “sistema” pensieri di amore e gratitudine ne moltiplica l’effetto e la portata, cosa che porta benessere all’individuo e pian piano all’intera collettivita’, dato che tutta l’umanita’ e’ collegata.
Le interferenze sottili sono tanto piu’ forti quanto piu’ intenso e’ il rapporto di entanglement: rapporti di parentela, condivisioni di esperienze di tipo fisico o emotivo, o condivisione di progetti ed esperienze immaginative sono tra i legami piu’ forti e produttivi.
In queste interferenze, i soggetti piu’ forti (quelli cioe’ allineati e quindi onesti con se’ stessi, ma anche quelli fortemente decentrati purtroppo) possono influenzare la persona piu’ debole: si parla in questo caso di persone che trasmettono energie positive o negative.
Se si e’ allineati nell’amore per se’ stessi, per il prossimo, per la vita e si e’ sereni, ecco che si puo’ resistere – a distanza – ai tanti non centrati e confusi; in caso contrario, ci si influenza a vicenda e spesso in modo altrettanto caotico.
Chi e’ quindi ben allineato o aspira a essere tale, deve lavorare per allineare pensieri, parole e azioni, scegliendo una vita di amore e gratitudine che gli consente di essere forte a tal punto da resistere anche alla forte negativita’, emanata – purtroppo – da molte persone.
Tanto piu’ si e’ deboli, tanto maggiore sara’ l’influenza che altre persone eserciteranno su di noi.
In buona sostanza, una volta aperto un canale di entanglement con qualcuno – che sia del nostro passato o presente – la cosa piu’ utile e’ augurargli sempre e solo ogni bene, in modo da rimanere allineati e produrre ulteriore allineamento, che servira’ a noi stessi e per riflesso all’intera collettivita’ “non-separata”.
Tratto da “La coppia illuminata” di Fabio Marchesi
preso da : Gabrielesannino.com
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