Sappiamo tutti che lo stivale e' un paese ad alto rischio sismico ma se a questo ci andiamo ad aggiungere una serie di esperimenti geometeorolologici in atto in cocktail diventa esplosivo!
L’Italia è situata proprio nella zona di collisione tra due grandi placche tettoniche note con il nome di zolla Euro-Asiatica e zolla Africana, che la stringono come in una tenaglia. Inoltre, a est c’è la placca adriatica e ad ovest c’è la Corsica, che si trova sulla placca tettonica europea e che si sposta ogni anno di tre millimetri verso l’Italia. Il Belpaese risulta, in questo modo, come intrappolato. In questo mosaico geologico ogni placca pesa milioni di tonnellate e si spinge in profondità per chilimotetri: il movimento di una placca contro l’altra genere tensione, che si accumula tra le parti e che viene poi scaricata violentemente nei terremoti. Questi ultimi interessano gran parte del Paese e diventano più forti nella zona centrale e nella zona della pianura padana vicina a Bologna. I rilevatori GPS, che i geologi hanno messo su tutto il territorio, evidenziano come singoli pezzi del Paese vadano alla deriva in direzioni differenti. Il Sud si sposta verso la direzione dei Balcani, parti del Nord sobbalzano verso il Sudovest, Roma si sposta verso Nord, il centro Italia verso Est. L’ipotesi del quotidiano tedesco prevede, in un futuro lontano, zone dell’Italia legate alle Alpi, altre con i Balcani, e alcune regioni che diventeranno isole in mezzo al Mediterraneo.
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