I geologi si sono a lungo interrogati sulla possibile influenza della Luna e dei moti di marea sui terremoti, e recenti studi forniscono un quadro più chiaro della situazione.
Secondo uno studio giapponese, i grandi terremoti sembrano originarsi con più probabilità durante le fasi di Luna piena o Luna nuova; le due fasi lunari durante le quali i moti di marea sono più forti.
I ricercatori dell’Università di Tokyo hanno analizzato tre separati database sismici: dati globali, e relativi a California e Giappone, e si sono concentrati sui più grandi terremoti (magnitudo 5.5 o più) degli ultimi 20 anni.
Osservando i dati dei moti di marea relativi ai 15 giorni precedenti ai terremoti, lo studio ha determinato che i terremoti più grandi colpivano la maggior parte delle volte durante le fasi di Luna piena o nuova.
In questi momenti del ciclo lunare, Sole, Luna e Terra sono allineati, e la forza gravitazionale della Luna sulla Terra è all’apice della sua intensità.
Esaminando i dati in dettaglio, 9 su dei 12 terremoti più forti (magnitudo 8.2 o maggiore) degli ultimi 20 anni coincidono con momenti di forte stress lunare, per esempio quello a Sumatra (Indonesia) del 2004 (magnitudo 9.3); a Maule (Cile) nel 2010 (magnitudo 8.8); a Tohoku-oki (Giappone) nel 2011 (magnitudo 9.0).
Sono quindi le fasi lunari a causare i terremoti?
Dallo studio giapponese non emerge una correlazione chiara tra i piccoli terremoti e l’attrazione lunare; si ha una correlazione soltanto per quanto riguarda i terremoti più grandi.
Correlazione per quanto riguarda le scosse minori è riportata invece da uno studio USA sulla faglia di San Andreas; scosse molto piccole (magnitudo 1.0) sembravano essere influenzate dalla posizione della Luna.
Questo secondo studio è tuttavia più piccolo e limitato dal punto di vista dei campioni.
Nonostante non si abbia ancora compreso al 100% l’origine dei terremoti, i geologi pensano che si tratti di un fenomeno a cascata, nel quale una piccola frattura si trasforma in una grande breccia sotterranea.
I dati a nostra disposizione sembrano suggerire che l’attrazione gravitazionale lunare abbia una debole capacità di originare terremoti, ma sia efficiente nel trasformare delle piccole scosse in disastri di grande portata.
“Una piccola frattura nella roccia ha più probabilità di trasformarsi in un’enorme breccia durante i momenti di intenso stress lunare gravitazionale” riportano i ricercatori giapponesi sull’articolo in “Nature Geoscience”.
“Studiando la frizione e l’attrito delle rocce in laboratorio, abbiamo capito che il movimento delle faglie non è immediato. Possono volerci ore, giorni, o anche più tempo prima che lo stress metta in moto il movimento che causa il terremoto.” afferma la geologa Rebecca Boyle (non coinvolta nella ricerca).
Conclusioni? Dai dati raccolti, è chiaro che la Luna possa avere un ruolo nello scatenare alcuni terremoti, ma si tratta di un contributo davvero molto piccolo. Gli studi stabiliscono soltanto una correlazione e non una causalità.
E le cause principali rimangono i processi che avvengono in profondità all’interno della crosta terrestre, dove le placche tettoniche sfregano una contro l’altra, accumulando tensioni che, anche dopo centinaia di anni, si liberano improvvisamente dando origine alle onde sismiche.
“La luna può fornire soltanto un piccolo contributo – dell’ordine dell’1% – alla tensione delle placche tettoniche” ha detto il geologo Nicholas van Der Elst al Los Angeles Times.
“Ma quel piccolissimo contributo può essere la goccia che fa traboccare il vaso, per intenderci.”
http://www.nature.com/ngeo/journal/vaop/ncurrent/full/ngeo2796.html
http://www.sciencealert.com/there-s-now-even-more-evidence-that-the-moon-triggers-our-most-powerful-earthquakes
http://www.quirkyita.com/index.php/2016/09/21/secondo-recenti-studi-la-luna-puo-avere-un-ruolo-nello-scatenare-i-terremoti-piu-violenti/
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