Continua ad impazzare la saga del carcere di Saydnaya oggi - a detta del Dipartimento di Stato e, ovviamente da Repubblica - dotato anche di un hitleriano forno crematorio “per cancellare le prove dello sterminio ordinato da Assad”.
Peccato che una foto satellitare scattata il 18 novembre 2006 (si veda la data in basso a destra ingrandita a riportata in alto nel riquadro rosso) e protetta da copyright di Google-Digital Globe nel 2008, inserita (a colori e ad alta risoluzione in questo articolo), mostri l’identico edificio, tra l’altro, privo di camini per disperdere i fumi.
Peccato che una foto satellitare scattata il 18 novembre 2006 (si veda la data in basso a destra ingrandita a riportata in alto nel riquadro rosso) e protetta da copyright di Google-Digital Globe nel 2008, inserita (a colori e ad alta risoluzione in questo articolo), mostri l’identico edificio, tra l’altro, privo di camini per disperdere i fumi.
Ovviamente, nessun “giornalista” main-stream si è degnato di effettuare un minimo di controllo prima di divulgare la bufala del “forno crematorio” fatto costruire da Assad che dilaga su tutti i media, forse per legittimare i sempre più frequenti bombardamenti israeliani sulla Siria.
Sulle bufale che ammantano il carcere di Saydnaya (tra gli altri, smentite da Nizar Nayouf: un indomito e onesto oppositore del governo di Assad che lo aveva imprigionato proprio a Saydnaya e che da tempo vive in Europa) ci siamo dettagliatamente soffermati in questo altro articolo.
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siria_la_fake_news_dei_forni_crematori_la_foto_del_2006_che_i_media_non_vi_hanno_mostrato/6121_20136/
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siria_la_fake_news_dei_forni_crematori_la_foto_del_2006_che_i_media_non_vi_hanno_mostrato/6121_20136/
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