In tutto questo, oltre all'avvertimento lanciato dal ministro delle
Finanze Wolfgang Schaeuble, l'Europa avrebbe proposto ad Atene di
congelare i pagamenti degli stipendi e delle pensioni per un periodo che
va da uno a due mesi.
Stando a quanto risulta da un'altra
fonte, la proposta dei creditori è stata rivelata da Elena Panaritis,
economista greca, membro del Parlamento greco dal 2009 al 2012, vicina
al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, nel corso di un evento che
si è tenuto al Deree College nella giornata di ieri. La richiesta
sarebbe poi stata confermata oggi.
"Quando diciamo che abbiamo
problemi di liquidità, ci dicono di non pagare gli stipendi e le
pensioni per uno o due mesi", ha detto Panaritis, secondo i media greci.
I creditori avrebbero fatto la proposta a margine del meeting del
Brussels Group che si è tenuto due giorni fa.
"Panaritis non ha
rivelato quale dei creditori della Grecia (Bce, Fmi, Ue), ha presentato
questa proposta. (...) Sembra comunque che la proposta sia stata fatta
al ministro delle finanze Yanis Varoufakis che l'ha immediatamente
respinta, descrivendola "vergognosa", scrive il sito Keep Talking
Greece.
Intanto la Grecia si sta preparando ad affrontare
un'altra settimana all'ultimo respiro: lunedì 16 marzo scade infatti
un'altra tranche dei debiti che ha contratto verso l'Fmi, per un valore
di 577 milioni di euro.
Fonte: Protothema
Fonte: Capital
Fonte: Keep Talking Greece
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