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Grecia in fiamme, un morto nel Peloponneso

Il governo chiede aiuto a Francia e Italia per l'invio di aerei cisterna. Salta il Consiglio dei ministri inizialmente convocato nel pomeriggio per definire un rimpasto di governo.
La Grecia brucia e non metaforicamente. Le alte temperature e i forti venti hanno provocato vasti incendi nella capitale — coperta da una cortina di fumo — e nel Peloponneso meridionale, dove centinaia di persone — anche turisti — sarebbero tuttora intrappolati in quattro focolai d'incendio.
Un uomo di 58 anni è morto per il fumo inalato. La vittima, che si trovava nella regione della Laconia è stata trasportata in ospedale nella città di Neapoli, dove è arrivata con gravi problemi respiratori che hanno causato un infarto. Le fiamme sono partite da una zona montana  e si sono propagate rapidamente a causa del vento sostenuto, che nel corso della giornata ha continuato ad aumentare in intensità. Per il momento sono stati evacuati cinque villaggi e due campeggi a causa dell'incendio, che ha colpito anche un numero imprecisato di abitazioni. Secondo la tv pubblica greca, il governo potrebbe avere già chiesto a Italia e Francia l'invio di aerei cisterna per domare le fiamme.
L'emergenza è tale che il premier, Alexis Tsipras, ha rinviato il Consiglio dei Ministri, previsto per oggi pomeriggio e durante il quale era atteso un rimpasto di governo. Il premier, Alexis Tsipras, avrà invece un vertice d'emergenza con il ministro della Difesa, Panos Kammenos, per decidere il da farsi.
Intanto, Tsipras si è recato a visitare il centro della Protezione Civile e ha lanciato un appello alla calma alla popolazione. Il premier ha chiesto assistenza anche anche alle forze armate per affrontare l'incendio nell'area di Kareas alle porte di Atene. 

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