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TEORIA OLOGRAFICA La Realtà Simulata


Premessa:

Quando parlo della Teoria Olografica in pubblico, le persone (la massa) diventa veramente aggressiva, non si fermano alla sola derisione. Su questo punto vanno proprio su tutte le furie. Ed io sinceramente fatico a capire questa reazione cosi scontrosa su tale argomento, visto che tale teoria è supportata da prove scientifiche, ed è per questo che ora esporrò questa teoria dal punto di vista di scienziati e dei loro esprimenti scientifici.
La Teoria Olografica fu congetturata per la prima volta dal celebre fisico dell'Università di Londra: David Bohm. Questa teoria conferma che tutta la materia non è altro che campi di informazione. Molte persone, la maggioranza, reputa questa teoria pura fantascienza, ma loro non sanno, che questa teoria ha basi scientifiche, anzi ha decisamente più basi scientifiche del darwinismo. Ecco perché il mondo è all'inverso, la gente crede ciecamente a teorie senza prove scientifiche (come il darwinismo) e deride teorie che hanno forti basi scientifiche (come la Teoria Olografica). Insomma questo mondo è un vero e proprio manicomio a cielo aperto. La massa molto spesso si attacca al fatto, che essendo loro in tanti a deridere le mie idee e teorie, questo fa si che loro dicano la verità o che siano nel giusto, ed io amo far loro sempre l'esempio di Galileo, che fu deriso e criticato da tutti per aver detto cose vere. Secondo il ragionamento contorto della massa, egli anche se con prove schiacciante dalla sua, avrebbe dovuto tacere o dichiarare il torto, perché in minoranza, ASSURDO. La massa non è sinonimo di ragione o verità, anzi, la storia ha dimostrato che il più delle volte le credenze della massa sono sbagliate, e quella dei singoli giuste. Questo perché la massa non usa un pensiero critico, ma segue appunto la massa, l'idea predominante del momento, mentre il singolo dubitando di tutto e approfondendo ogni questione, giunge alla verità. Ma iniziamo con l'esposizione di codesta teoria; però prima di tutto devo fare un esempio per gli scettici: nel passato la gente derideva e demonizzava la "teoria" della Terra sferica perché non conosceva la forza di gravità, e quindi non riuscivano a concepire persone che potessero vivere a testa in giù senza cadere nello Spazio. Ma una volta compresa la forza di gravità la gente non ha più avuto dubbi sul fatto che la Terra fosse sferica; ed ora (giustamente) deride chi sostiene che sia piatta.
La stessa cosa succede ora con la Teoria Olografica. La gente la prende come “fantascientifica” perché non l'ha mai approfondita e quindi non conosce le sue parti dimostrate scientificamente. Ed è anche per questo motivo che sto facendo questo blog, per dare la chance a tutti di comprendere la realtà in cui viviamo.
Infatti senza questa conoscenza non potremmo capire tante cose che ci circondano e quindi rimanere ciechi di fronte alla nostra vera natura.
E a proposito delle masse che deridono le nuove teorie emergenti, vorrei citare Arthur Schopenhauer che disse a tal proposito: "La verità attraversa sempre tre fasi: nella prima viene ridicolizzata; nella seconda ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia."




Cos'è la materia ?
Per concepire bene questa teoria, bisogna prima di tutto comprendere e capire come funziona la materia. La materia analizzata risulta tutto l'opposto di quello che abbiamo sempre pensato, la materia è mera informazione.
Tutto quello che percepiamo è informazione decodificata dal nostro cervello, le "immagini" esterne (fatte di luci, ombre e colori) non sono altro che informazioni che si riflettono nell'occhio, vengono catturati dalla pupilla che attraverso il nervo ottico porta le informazioni al cervello che li decodificherà trasformandoli in immagine, ed ecco che abbiamo l'immagine, l'immagine risiede nella nostra mente e solo dentro la nostra mente si può creare, e cosi per il tatto e gli altri sensi; esempio:
Suono: le onde sonore sono informazioni che vengono catturate dal timpano e spedite al cervello che le decodificherà in suono.
Olfatto: gli odori sono informazioni che arrivano al naso e come detto sopra vengono decodificati, vengono tradotte dal nostro cervello in odore.
Tatto: quando con la mano tocchiamo un oggetto in realtà tocchiamo campi di informazione, che anch'essi come gli altri sensi verranno decodificati dal cervello che darà l'illusione del solido alla mano.
Non c'è nulla di materiale, tutto è informazione. Infatti la materia è fatta di atomi e questi atomi sono formati dal 99,9% di nulla (tra elettroni e nucleo come si vede nell'immagine sotto), e quello 0,1% rimanente, analizzato risulta essere energia, o forse è meglio dire "vibrazione" o "informazione", quindi è sulla base di queste prove che la Teoria Olografica si conferma l'unica teoria valida.
Ma per essere proprio precisi al posto di "cervello" in realtà bisognerebbe dire "coscienza", perché è essa che ha la percezione, e non può essere di certo il cervello, essendo esso solo un organo, e sopratutto essendo anch'esso fatto di atomi, quindi di campi d'informazione. In conclusione possiamo dire che la realtà non è altro che un "gioco" tridimensionale per coscienze-anime (come spiego qui).








Spiegazione immagini: Nella prima immagine in alto vediamo l'atomo con i suo elettroni che gli ruotano intorno creando una specie di nube sferica (guscio atomico), che è quella che da l'illusione del solido, mentre nella seconda immagine in abbasso abbiamo lo 0,1% di “materia” che compone l'atomo e dunque tutto l'Universo. Come potete vedere lo 0,1% di “materia” analizzato fino in fondo, si dimostra tutt'altro che solido, esso è energia vibrante.


Nell'immagine qui sotto abbiamo la scomposizione della materia fino ad arrivare a quel 0,1% di atomo sopra citato, in pratica partendo dalla materia visibile come può essere un diamante (1), un sasso o un albero, scomponendo questa materia arriveremo a scoprire la struttura molecolare (2), la molecola è composta da due o più atomi, dello stesso o di elementi diversi, che uniti fra loro danno un legame chimico, che determina la struttura della materia. Le molecole sono formate da atomi, quindi arriviamo al famoso atomo (3), l'atomo è composto di elettroni (4) che ruotano intorno al nucleo, il nucleo è formato a sua volta di neutroni e protoni. Analizzando tutti questi elementi rimasti, passando per i quark -nel caso dei protoni e neutroni- (5), si arriva alla stringa (6); cioè a determinare che tutta la materia è energia vibrante. Questo fa capire in maniere inconfutabile che la materia analizzata nelle sue fondamenta è composta da energia vibrante (stringa). Gli atomi non possono essere né creati né distrutti, essi sono i mattoni di tutto l'Universo, e se i mattoni sono fatti di energia significa che tutta la materia dell'Universo è fatta di energia. Se le pareti di una casa sono composte di mattoni di terra battuta, significa che quelle pareti e quella casa sono fatte di terra battuta, se invece i mattoni fossero di pietra, significherebbe che quelle pareti e quindi la casa, sono di pietra. E la stessa cosa vale per l'Universo, se l'universo è composto di atomi, e questi atomi si rivelano energia vibrante, significa che l'intero Universo è energia. Quindi il mondo in cui noi viviamo non ha nulla di solido come comunemente si pensa, ma è formato di campi di informazione, di energia vibrante.





A tal proposito di questo voglio riportare anche le parole di uno dei migliore scienziati di sempre, Albert Einstein: “La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente.”


L'ologramma
Ora cerchiamo di capire come funziona un ologramma. Un ologramma è una fotografia o un immagine tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica. Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale in 3D.
La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi: se l'ologramma di una mela viene tagliato a metà e poi illuminato da un laser, si scopre che ciascuna metà contiene ancora l'intera immagine della mela. Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine.





Un altra caratteristica molto interessante degli ologrammi è che sullo stesso ologramma possono coesistere molte registrazioni, scrivibili e ri-leggibili a diverse incidenze della luce laser.







Tutto è Uno
Oltre alla sua natura tridimensionale (e illusoria) come descritto, questo Universo ha altre caratteristiche stupefacenti supportate da esperimenti scientifici, che ora illustrerò:
Nel 1982 un gruppo di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del XX secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre. Anzi dall'esperimento sembra proprio che esse siano collegate, e questo collegamento persiste anche a distanze stratosferiche, proprio come se le due particelle fossero un tutt'uno.
Quindi se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni coniglio che corre, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta di informazioni, la grandissima mente di Leonardo Da Vinci diceva: “Il genio sta nella consapevolezza di capire che tutto è collegato a tutto”.
Per spiegare l'esperimento sopracitato (delle due particelle che comunicano a distanza) e per far capire il concetto di unità, Bohm ha usato la metafora del pesce nell’acquario (immagine qui sotto). Immaginate un coniglio che non vede mai l'acquario né il pesce che ci è dentro, situati in un altra stanza. Intorno all’acquario sono disposte due telecamere che riprendono il pesce da due angolazioni diverse. Quello che vede il coniglio nell'altra stanza sono solo le due immagini nei monitor (A e B) e la realtà sottostante. Le telecamere danno al coniglio l’idea di monitorale due pesci diversi, che in qual che modo sembrano in grado di coordinare i loro movimenti, pur essendo fisicamente separati. In realtà non esiste alcun coordinamento e separazione: si tratta semplicemente dello stesso pesce, solo che il coniglio non se ne accorge. Proprio come noi, che come il coniglio dell'esempio, non ci accorgiamo che tutto è Uno, che tutto è collegato, e che la separazione è solo illusoria.





Ma non finisce qui, in un Universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali. E bisognerà rivedere tutto, per esempio concetti come la località verrebbero infranti, in un Universo dove nulla è veramente separato dal resto, anche il tempo e lo spazio tridimensionale verranno interpretati come semplici proiezioni di un sistema unito e collegato. Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma proiettata da una sorta di fonte primaria (l'Uno), dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente. Un giorno nel futuro, avendo degli strumenti appropriati, potremmo spingerci entro quel livello della realtà e poter cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato. L'Universo olografico dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che è, che è stata e che sarà, in poche parole ogni possibile configurazione di materia ed energia che è stata, che è e che sarà; questo comprende tutto: dalla pioggia ai pianeti, dagli animali ai raggi gamma, insomma ad ogni cosa che esiste. Il tutto.
Dovremmo immaginare questo Universo olografico come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste. Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello super-olografico della realtà potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbe un'infinità di ulteriori sviluppi.
Poi siccome il termine ologramma si riferisce di solito ad una immagine statica che da l'idea di qualcosa di immobile e che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro Universo, Bohm preferiva descrivere l'Universo olografico col termine "Olomovimento". Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra, significa semplicemente dire che l'informazione è distribuita non-localmente. Se questa teoria che io sposo si confermerà, questo vorrà dire che l'Universo è organizzato secondo principi olografici, e dunque che anch'esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera. E quindi dentro ogni parte di Universo c'è il tutto. Proprio come negli ologrammi, che come spiegato prima ogni suo pezzetto contiene l'immagine dell'intero; quando tagliamo un ologramma in molti pezzi, ogni pezzo manterrà il disegno integro dell'immagine. Esempio: se noi tagliassimo la foto di un ologramma che raffigura la Luna, in ogni pezzettino di ologramma che noi tagliamo vedremo sempre la figura intera originale, in questo caso vedremo la Luna integra in ogni frammento dell'ologramma strappato. Ogni pezzo di ologramma mantiene il disegno originale del tutto. E proprio cosi secondo il principio olografico ogni frammento di Universo contiene in se tutto l'universo. Dunque dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte/matrice (l'Uno) che include ogni atomo dell'Universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di "tutto" detto anche appunto l'Uno.
"Quello è il Tutto. Questo è il Tutto. Dalla Totalità emerge la Totalità. La Totalità viene dalla Totalità. E la Totalità comunque rimane."
Albert Einstein in una lettera a Robert S. Marcus, 12 febbraio 1950; scrisse: “L'essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo "Universo", una parte limitata nello spazio e nel tempo. L'uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto — una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Lo sforzo per liberarsi di questa illusione è l'unico scopo di un'autentica “religione” [per “autentica religione” intende la “spiritualità” N.d.A.]. Non per alimentare l'illusione ma per cercare di superarla: questa è la strada per conseguire quella misura raggiungibile della pace della mente.”
Anche molti filosofi parlavano dell'Uno (come abbiamo già visto in altri articoli), uno tra tutti fu appunto Plotino, ma sembra che la filosofia sia stata dimenticata, come sembra dimenticata l'intelligenza in generale. Ormai viviamo in una società dove l'unica cosa importante è apparire, per carità, non c'è nulla di male nel voler apparire, ma se in modo moderato; ormai le persone sono ossessionate dall'apparire, tanto che ormai si è perso qualsiasi valore profondo e intellettuale umano. Come dicevo all'inizio dell'articolo, in questo mondo folle: le persone profonde vengono emarginate e quelle superficiali venerate. Comunque sia con la fisica quantistica finalmente si potranno dare le prove dell'esistenza di un unica coscienza (l'Uno) narrata da codesti filosofi, e finalmente abbandonare le vecchie credenze/fedi che vogliono che ci sia un “Dio” separato da noi, tra l'altro questa credenza implica dualità e quindi conflitto.
Credo che la vera svolta dell'umanità sarà quando si uniranno scienza e spiritualità.







I creatori (la Matrice) siamo noi
Un altro esperimento scientifico importante per tale teoria, e l'esperimento della doppia fenditura (immagine qui sotto), che testimonia come il pensiero influenzi la materia. Quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due feritoie, la particella passa attraverso una fenditura o l’altra. Se una persona non guarda, si comporta come un’onda e può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo significa che i suoi cambiamenti di comportamento sono basati sulla percezione di una persona. L'osservatore influenza la materia/energia.
Nell'esperimento, quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile e passa attraverso una fenditura o l’altra. Eppure, se una persona non guarda la singola particella, questa si comporta come un’onda, significa che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Gli scienziati che sperimentarono questo fenomeno rimasero sconvolti, perché non capivano come potesse la materia trasformarsi da particella a onda con la sola osservazione. Ma dovettero rassegnarsi a tale fenomeno, perché l'esperimento fu rifatto più volte e dava sempre lo stesso esito.
Questo esperimento dimostra scientificamente che la materia e l’energia possono presentare caratteristiche di entrambe (onda e particella) e che il comportamento dei cambiamenti delle particelle sono alla base di percezione e coscienza di una persona. Dimostra che noi col pensiero possiamo influenzare in parte la materia, o per meglio dire l'ologramma. Questo implica che a un livello profondissimo siamo noi i creatori dell'Universo, ma per dirlo con parole più consone: siamo noi come collettivo (Coscienza Universale) a creare il tutto.





Andando avanti, vediamo altre conferme da parte del mondo scientifico a tale teoria.
Pribram, ricercatore molto influente nel campo dei meccanismi del cervello, nei suoi vari esperimenti notò che esportando parte del cervello di animali, l'animale non apportava cambiamenti, capendo cosi che come per l'ologramma (il principio olografico) cosi anche ogni frammento di cervello contiene il tutto, quindi tutte le informazione necessarie per la sopravvivenza. In una decina di anni quindi accumulò prove che dimostrano quello appena detto, che la struttura profonda del cervello è essenzialmente olografica, cioè funziona in modo analogo al processo fotografico olografico, dove ogni frammento di ologramma contiene l'immagine intera del tutto. Dunque anche il funzionamento del cervello conferma tale teoria.
E in una conferenza a Huston, Karl Pribram affermò: "Ci troviamo, forse, nel mezzo di un cambiamento di paradigma che abbraccerà tutte le scienze." Ha poi spiegato la teoria poliedrica che potrebbe spiegare la realtà sensoriale come un "caso speciale", costruita dalla matematica del cervello ma estratta da un vasto campo al di là dello spazio e del tempo, dove esistono solo frequenze (campi di informazione). La teoria spiegherebbe tutti quei fenomeni che sembrano contraddire le attuali leggi scientifiche, dimostrando che le restrizioni che impongono sono esse stesse un prodotto delle nostre costruzioni percettive. La fisica teorica ha già dimostrato che gli eventi a livello subatomico non possono essere descritti in termini meccanici.
Alla luce di tutto questo possiamo dire che finalmente la Teoria Olografica potrà dare una spiegazione a tutti quei fenomeni che la scienza convenzionale ignora e scansa, come la telepatia, il sesto senso, e tutto quello che riguarda la metafisica.
Tra l'altro la teoria di Pribram ha raccolto sempre più consenso e non è stata mai messa in dubbio. Un'impressionante insieme di ricerche, compiute in molti laboratori hanno dimostrato e confermato che le strutture del cervello vedono, sentono, odorano, gustano e toccano per mezzo di un analisi matematica sofisticata di frequenze spaziali e temporali. Una proprietà sia dell'ologramma che del cervello è la distribuzione dell'informazione su tutto il sistema, cioè il principio olografico: ogni frammento è codificato in modo da poter riprodurre l'informazione del tutto.




Commenti al modello olografico
I parapsicologi Stanley Krippner, Charles Tart e Douglas Dean hanno dichiarato che il modello olografico è coerente coi loro dati sperimentali, in particolare dove esso postula l'accesso a un dominio che trascende lo spazio e il tempo. Jule Eisenbud trova che la teoria è troppo meccanicistica. il fisico Evan Harris Walker ha strutturato una teoria complementare quantomeccanica dei fenomeni psichici; egli di recente ha trattato specificamente gli eventi subatomici che avvengono nel cervello: "Quantum mechanical Tuneling in Synapthic and Ephatic trasmission" (International Journal of Quantum Chemistry 11: 102 - 127).
Terence e Dennis McKenna hanno formulato una teoria correlata nel loro libro "The Invisible Landscape" (Seabury, 1975), in una sezione intitolata "Verso una teoria olografica del cervello". Espandendo la teoria olografica alla possibilità che anche il DNA e gli stessi eventi subatomici operino su principi olografici.
Melvin Werbach, psichiatra e terapista di biofeedback crede che l'ologramma non sia necessariamente il modello definitivo, "ma che può servire ad uno scopo molto importante fornendo la possibilità di una base scientifica a quelli di noi che sono abituati ad una forma di pensiero olistico".
William McGarey, direttore del A.R.E. Clinic di Phoenix, Arizona, e George Baxter della Graduate Theological Union di berkeley, California, suggeriscono implicazioni metafisiche di un modello di risonanza.



I filosofi sapevano già
Tutte queste prove ed esperimenti fecero nascere un interrogativo filosofico che iniziò a perseguitare Pribram: “Chi sta guardando l'ologramma?”. “Chi è il piccolo uomo dentro il piccolo uomo?” -quello che Arthur Koestler chiama "il fantasma dentro la macchina ?"-.
Così Pribram si chiese: "E se il mondo reale non fosse per niente fatto di oggetti veri, se fosse un ologramma ?" Alcuni colloqui con suo figlio, un fisico, lo spinsero a scoprire le teorie di David Bohm. Con grande entusiasmo Pribram scoprì che Bohm fece l'ipotesi che la natura dell'Universo è simile a un ologramma, un vasto campo di frequenze e di potenzialità che sottostanno all'illusione di concretezza. Bohm sottolineò che sin da Galileo la scienza ha oggettivato la natura guardando attraverso delle lenti. Pribram rimase colpito dal pensiero che la matematica del cervello potrebbe essere "una forma più rozza di “lente". Perché pensò che forse la realtà non è quello che vediamo coi nostri occhi. Se non avessimo quella lente potremmo conoscere un mondo organizzato nel vasto campo delle frequenze. Senza spazio, senza tempo, solo eventi. È possibile che la realtà venga "letta", estratta, fuori da quel vasto campo ? L'esperienza trascendentale suggerisce che ci deve essere un accesso al dominio delle frequenze, alla realtà primaria. In pratica sostiene che noi potremmo essere come delle lenti che guardano questo Universo, e che è tramite queste lenti che noi trasformiamo l'informazione in realtà/ologramma che sperimentiamo tutti i giorni, e che se potessimo levare queste lenti potremmo vedere l'universo per quello che realmente è, cioè un enorme ed esteso campo di informazioni.
Poi continua: "E se ci fosse una matrice che non si oggettiva a meno che noi non le facciamo qualcosa ?". Le rappresentazioni del cervello, le sue astrazioni, potrebbero essere identiche con uno stato dell'Universo. Pribram ha inoltre sottolineato le intuizioni straordinarie dei mistici e degli antichi filosofi, che appunto ipotizzavano una sorgente primaria (l'Uno) da cui si scaturisce tutto. In oltre la scoperta del l'ologramma si ebbe grazie ad un filosofo del diciottesimo secolo Leibniz che ha descritto un sistema di monadi che coincide in modo incredibile col nuovo modello. La sua scoperta del calcolo integrale ha permesso a Dennis Gabor di inventare l'ologramma secoli più tardi. E grazie a questo a Gabor venne dato il premio Nobel.
Allora Pribram si chiese: "Come hanno fatto queste idee a nascere millenni prima che avessimo la matematica e i mezzi scientifici adatti a capirle ?”. Forse nello stato olografico, nel vasto campo delle frequenze, 4000 anni sono soltanto ieri, o forse si può arrivare a queste conclusioni solo usando la logica. La filosofia passata era già verso questa direzione, ma poi codeste intuizioni furono perseguitate dalla religione, che come abbiamo detto prima è tutt'altro che spiritualità; ma poi capiremo ancora meglio che tali filosofie furono perseguitate perché l'élite di potere che ci governa da Sumer in poi, ha interesse che la verità sulla nostra vera natura (quella olografica) non venga divulgata, e che la gente pensi che questo sia un mondo solido. Ora però grazie alla scienza (non grazie a quella convenzionale, che cerca ancora di propinarci il darwinismo eccetera) abbiamo ri-acquisito queste intuizioni, e siamo per fortuna in un epoca in cui non esistono più le inquisizioni e crociate, (e si spera che ci sia la libertà di parola) dunque sta noi capire se questa Teoria Olografica farà presa o se ancora una volta ce ne allontaneremo, dipende tutto da noi questa volta. Purtroppo i media di regime danno poco spazio a questa teoria, quindi sta a noi sponsorizzarla con ogni mezzo, da internet ai libri, ma sopratutto parlandone con chi ci è a fianco. Lo spirito dell'infinito può diventare parte della nostra cultura, ed avere finalmente una scienza completa, una vita completa, andando nella direzione giusta. E ricordo che si parla sempre di spiritualità e mai di religione. Faccio spesso presente di questo, perché spiritualità e religione sono due cose completamente diverse; come ho ben spiegato nei miei altri articoli. La spiritualità sposa le tesi scientifiche, la religione sposa il dogma, e come ben sappiamo il dogma è nemico della scienza e del libero pensiero. In conclusione: per me è molto importante che il lettore capisca l'ENORME differenza tra esse.


La logica conferma l'Universo olografico
In conclusione dell'articolo vorrei fare alcuni ragionamenti che danno sempre più credito alla Teoria Olografica, che reputo ad oggi la teoria più veritiera per spiegare il tutto.
Molti la criticano, sopratutto i darwinisti più incalliti, ma chi critica la Teoria Olografica difendendo Darwin (quindi sostenendo che siamo frutto del caso); commette uno dei più grandi PARADOSSI. Darwin (e chi lo difende) sostiene che NON ci sia un intelligenza (astratta e impersonale) dietro ogni tipo di evoluzione, ma per arrivare a questa conclusione ha dovuto usare l'intelletto e questo implica che dietro ogni cosa ci sia l'intelligenza. Il fatto che lui la usi (l'intelligenza) dimostra in modo inconfutabile che essa esiste, il suo usarla è la prova matematica che essa esista, quindi negarla è paradossale. E' assurdo.
E commettono un grande PARADOSSO anche le religioni monoteiste/politeiste, che ipotizzano che ci sia un “Dio” separato da noi; cosi facendo vanno contro ogni principio scientifico, perché come la Teoria Olografica dimostra, e come dimostrarono i filosofi, non può esistere SEPARAZIONE.
Ma poi come si fa a dire che non è il pensiero a creare la realtà ?
Una macchina, un tavolo o qualsiasi altra cosa, prima di essere costruita deve essere pensata, e non può essere VICEVERSA ! Tutto nasce dal pensiero, chi nega questo concetto nega la scienza. Anzi nega la co-scienza.
Giordano Bruno una dei più grandi pensatori italiani diceva giustamente: “Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.".
Molti diranno, che se una non si può vedere significa che non esiste, ma siamo sicuri di vedere al 100% ?
Ci sono molte cose che il nostro occhio non può vedere, ma questo non significa che esse non esistano. Per esempio nessuno può vedere il segnale WI-FI però sappiamo che esiste perché grazie ad un computer possiamo vedere il suo segnale trasformarsi sotto forma di internet, come le pagine che vedete decodificate sullo schermo del vostro computer. L’analogia con il computer è estremamente appropriata, perché potremmo raffiguraci a dei computer che captano le informazione emanate dall'Uno o sorgente primaria, che poi trasformiamo nella realtà che viviamo. La maggior parte delle persone crede di vedere attraverso i propri occhi tutto ciò che c’è da vedere; invece, ciò che esse vedono (o meglio, decodificano) è soltanto una minuscola gamma di frequenza nell’ambito dello spettro elettromagnetico, ovvero la “luce visibile”. Quando la luce della materia si riflette nei nostri occhi , le cellule raccolgono la luce (che viaggia su un onda misurata da 390nm-700nm, ovvero lo spettro di luce visibile) e trasmutano nel cervello le vibrazioni o le forme d’onda, in immagini.
Quindi il cervello umano può vedere solo uno spettro estremamente limitato di energia. E quando dico limitato intendo proprio minuscolo. Secondo alcuni scienziati, lo spettro elettromagnetico costituirebbe soltanto lo 0,005% dell’energia e della “materia” esistenti nell’Universo. La luce visibile, l’unica gamma di frequenza che riusciamo a vedere, è addirittura una frazione di quello 0,005%. Il resto, affermano codesti scienziati, consiste nella materia o energia “oscura”, così chiamata perché non siamo capaci di vederla. Quindi vediamo realmente poco, e non possiamo attaccarci alla frase: “se non vedo non ci credo” perché come abbiamo visto quello che vediamo è solo una minuscola parte del tutto. Il nostro potrebbe essere soltanto uno degli infiniti universi esistenti e delle innumerevoli realtà all’interno del super-ologramma o della proiezione dell'Uno. Potrebbe essere che la nostra realtà sia solo questione di frequenza, un po' come quando sintonizziamo la nostra radio su un canale o una stazione specifica come potrebbe essere la nostra “stazione preferita”. Quindo sentiamo tale stazione radio, non significa che tutte le altre stazioni radio non esistano più, esse continuano a mandare comunque il segnale, solo che la nostra radio essendo sintonizzata sulla nostra “stazione preferita”, non ci da l'opportunità di ascoltare le altre. Questa metafora è perfetta, perché fa capire che noi siamo sintonizzati su questa realtà e vediamo solo questa realtà/dimensione, ma questo non implica che esista solo questa realtà/dimensione. Tornando alle esempio della radio, noi ora staremmo ascoltando solo la nostra “stazione preferita”, ma mentre noi siamo sintonizzati su essa, nel frattempo tutte le altre stazioni radio stanno comunque trasmettendo, quindi anche se noi non le possiamo udire esse esistono. Potrebbero esistere infinità di dimensioni, e non sto parlando di fantascienza, perché proprio ora la scienza scevra da dogmi sta sempre di più ammettendo la possibilità scientifica di altre dimensioni.
So che a molti farà strano pensare di essere dentro una sorta di Matrix, ma se ci pensiamo bene, questa è la spiegazione più logica per spiegare i fenomeni metafisici, come può essere la visione di uno fantasma (spettro). Questi fenomeno si potrebbe spiegare dal fatto che due dimensioni differenti siano in contatto, che due dimensioni entrino in interferenza, proprio come succede a due stazioni radio che entrando in interferenza creano un segnale disturbato, cosi due dimensioni potrebbero entrare in contatto e quello che si vedrebbe potrebbe essere un immagine e un suono disturbati, ecco questa analogia spiegherebbe bene perché l'immagine degli spettri (fantasma) viene descritta da chi li vedi, sotto forma di spettro, cioè si vede solo lo spettro o la sagoma della persona, ma codesta non è materiale ma si presenta piuttosto come una proiezione disturbata (come anche il suono che emanano), simile a una proiezione olografica semitrasparente. Questo chiarirebbe perché uno dei nomi per identificare i fantasmi è appunto: spettro.
Molti dicono che dal momento che proviamo dolore, questa vita deve essere per forza materiale e che la Teoria Olografica è una cavolata. Ma il male fa parte dell'illusione, anche in un sogno puoi provare dolore (specie negli incubi), quindi questo fa i sogni reali e materiali ? Molti di loro ti risponderanno: "No nel sogno il dolore è solo illusorio", allora io rispondo a loro: "Allora perché non dovrebbe essere lo stesso per la realtà “conscia” ?". Tra l'altro ci sono medicinali che interferendo col cervello annullano il segnale del dolore, facendo sparire esso in maniera definitiva. Alla fine il dolore è solo un segnale elettrico che il corpo o la zona danneggiata manda al cervello, ed è un modo per salvaguardare tale parte, perché senza quel segnale noi continueremmo a martoriare tale zona senza darle il tempo di guarire. Dunque il dolore è sempre una percezione che viene decodificata dal cervello, come tutti gli altri sensi (già spiegato a inizio articolo).
In più: se attaccassimo -mentre dormi- una macchina che ricrea la realtà 3D in alta definizione direttamente al tuo cervello, al tuo risveglio percepiresti quella realtà come unica e reale. Penseresti che stai vivendo una realtà oggettiva. E sarebbe solo quando staccheremmo la macchina (il simulatore) che capiresti che quella era solo un "illusione", una “realtà” fittizia e virtuale. Quindi anche noi ora potremmo vivere dentro una simulazione, e potremo capire che è una simulazione solo quando essa cesserà, come accadde a Jung, che si accorse che questa vita era una simulazione 3D solo dopo la sua esperienza di premorte, quindi capii della finzione di questa vita solo dopo che provò la sensazione che secondo lui era la vera dimensione della coscienza/anima.
E a tal proposito faccio una citazione di un dialogo all'interno del film Matrix, un film che consiglio (per chi non l'avesse ancora visto), perché grossolanamente potrebbe essere un sorta di metafora della Teoria Olografica:
"Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero ? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare ? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà ?”.
“Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello.”.
Ma vediamo anche come i filosofi passati spiegavano l'immortalità della coscienza/anima e come descrivevano l'Uno. E lo faccio ancora citando le parole del grandissimo Parmenide:
Fuori dell'Essere non può esistere nulla, perché il non-essere, secondo logica, non è, per sua stessa definizione.
«L'essere è, e non può non essere», «Il non-essere non è, e non può essere»
L'Essere è eterno perché non può esserci un momento in cui non è più, o non è ancora: se l'essere fosse solo per un certo periodo di tempo, a un certo momento non sarebbe, e si avrebbe contraddizione.
L'Essere è Uno perché non possono esserci due Esseri: se uno è l'essere, l'altro non sarebbe il primo, e sarebbe quindi non-essere. Allo stesso modo per cui, se A è l'essere, e B è diverso da A, allora B non è: qualcosa che non sia Essere non può essere, per definizione.
L'Essere è dunque ingenerato e immortale, poiché in caso contrario implicherebbe il non essere: la nascita significherebbe essere, ma anche non essere prima di nascere; e la morte significherebbe non essere, ovvero essere solo fino a un certo momento.
L'Essere è indivisibile, perché altrimenti richiederebbe la presenza del non-essere come elemento separatore.
Ma vediamo anche come un matematico del passato descriveva la natura della Matrice, il codice di crescita della Matrice (il codice di Fibonacci).
Costui è Leonardo Fibonacci che è noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata e conosciuta, appunto, come "successione di Fibonacci" in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono. (esempio: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ... )
Questa sequenza è presente in diverse forme naturali (come evidenziano i numeri nell'immagine qui sotto). Una particolarità della sequenza o successione di Fibonacci è che il rapporto fra le coppie di termini successivi aumenta progressivamente per poi tendere molto rapidamente al numero 1,61803..., noto con il nome di rapporto aureo o sezione aurea. Come si può vedere nell'immagine qua sotto, la natura seguirebbe proprio uno schema, uno schema prestabilito, esattamente proprio come dentro una Matrix “programmata”. O potremmo anche dire per usare una metafora: come in un videogioco, dove ogni oggetto e ogni cosa in esso contenuto sono formule matematiche di dati, che il convertitore (la console) converte in immagine nel monitor.



Dunque come abbiamo visto la Teoria Olografica è supportata da prove scientifiche, e allora perché è snobbata ? Secondo me, essa è snobbata semplicemente perché dimostra che la morte della coscienza non esiste, e se la gente venisse a sapere che la morte non esiste; finirebbe immediatamente l'impero di questa élite, di questo Governo Occulto che ci manovra e ci governa dall'ombra (come esposto in Chi Governa Realmente il Mondo); e che per mantenere il potere ha dovuto e continua a mentirci. Vogliono mantenerci in questo guscio di menzogne, che ci tiene in questa schiavitù mentale, in questa schiavitù dalle sbarre trasparenti. Ma come ben diceva Giordano Bruno, questo Sistema fondato sulle menzogne non durerà per sempre: “Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo.”.

Beppe Caselle

http://beppecaselle.blogspot.it/2016/09/teoria-olografica-la-realta-simulata.html

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