Continuano ad arrivare
notizie di forti scosse di terremoto da tutti gli angoli del pianeta e
gli scienziati non fanno altro che osservare
un aumento della
instabilità sismica globale. L’intensità media delle scosse si aggira
sui 6-7 gradi di magnitudo, e queso non è poco. Cosa sta generando
questo continuo movimento tellurico? La causa delle scosse è interno al
pianeta (instabilità del nucleo), oppure esterno (influenza
gravitazionale di qualche corpo celeste, attività solare, disastri
umani)?.
http://video.dailymail.co.uk/video/mol/2016/06/07/814622165678604243/1024x576_814622165678604243.mp4
I geologi non sanno più
cosa pensare, non sanno più dare una giustificazione plausibile a questa
instabilità sismica che è in forte aumento. Ma la scoperta più
inquietante arriva da un team di scienziati della King College di Londra
e l’Australian National University, che hanno scoperto il più grande
piano di faglia tettonica del mondo.
Le faglie sono fratture
nella crosta terrestre che, quando si muovono, possono provocare
terremoti di varia intensità. Quella appena osservata si trova sotto il
mar di Banda, in Indonesia orientale (a nord dell’Australia),
all’interno dell’Anello di Fuoco, ossia quella fascia che fa da
perimetro all’Oceano Pacifico, dove si verifica il 90% dei terremoti e
si trova la maggior parte dei vulcani attivi.
La faglia in questione
copre una superficie di circa 60.000 chilometri quadrati ed è profonda
7,2 km, passa quindi attraverso l’anello di fuoco del Pacifico, che
ricordiamo, è composto da 452 dei più grandi vulcani attivi della
Terra.
Da quasi un secolo i geologi conoscono quella profonda depressione del Pacifico, nei pressi delle isole Molucche, nota come Weber Deep,
per la quale non si è finora trovata una spiegazione. Successive
simulazioni con modelli al computer hanno permesso di capire che c’è
un’area grande come un decimo dell’Italia che è stata squarciata da una
enorme faglia che ha creato quella profonda depressione sul fondo
dell’oceano. Il fenomeno ha prodotto la più grande faglia mai rilevata
sulla Terra, che i ricercatori hanno chiamato Banda Detachment (vedi lo
schema qui sotto).
Adesso un gruppo di
geologi della ANU (Australian National University, Canberra) e della
Royal Holloway University (Londra) ha analizzato nuove mappe dei fondali
di quella regione e ha scoperto che le rocce che li compongono sono
letteralmente tagliate da centinaia di fratture parallele. Questa
scoperta permetterà agli scienziati di prevedere più accuratamente
l’attività della regione più pericolosa del mondo, l’attivazione a
catena di queste faglie, può trasformare completamente la nostra terra.
Redazione Segnidalcielo
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